Scia 2, vita più semplice per i progettisti?
I Comuni dovranno aiutare gratis chi chiede una consulenza prima di presentare il titolo abilitativo. È una delle novità contenute nel decreto “Scia 2” (D.lgs. 222/2016) che entrerà in vigore l’11 dicembre 2016.
Oltre alla tabella, che in corrispondenza dell’intervento da realizzare riporta il titolo abilitativo necessario e la procedura da seguire, il testo contiene una serie di novità pensate per semplificare la vita dei progettisti.
Consulenza gratuita pre-Scia
Il testo stabilisce che i Comuni forniranno gratuitamente la necessaria attività di consulenza funzionale all’istruttoria. L’unico pagamento dovuto saranno i diritti di segreteria.
Questo significa che i tecnici incaricati di elaborare un progetto potranno preventivamente chiedere al Comune un’interpretazione delle norme vigenti, in modo da non incorrere in bocciature e divieti successivi.
Una volta ottenuta la risposta dagli uffici preposti, i progettisti dovrebbero poter presentare la Scia e avviare i lavori senza temere che il cantiere venga fermato.
Glossario unico
Per uniformare al massimo la normativa edilizia è prevista l’emanazione del glossario unico delle principali opere edilizie e delle categorie di intervento a cui appartengono. Il glossario sarà facilmente consultabile anche dai non addetti ai lavori.
Sarà il Ministero delle Infrastrutture ad occuparsi della sua redazione. Il testo dovrebbe essere pronto entro il 10 gennaio 2017, cioè trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto “Scia 2”.
Riduzione dei titoli abilitativi
Il decreto “Scia 2” interviene in modo pesante sul testo Unico dell’Edilizia (Dpr 380/2001). Vengono cancellate la Denuncia di inizio attività (Dia) e la Comunicazione di inizio lavori (Cil).
Restano quindi in piedi cinque procedure: l’attività di edilizia libera, per cui non servono comunicazioni, la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), il permesso di costruire, la Scia e la Scia alternativa al permesso di costruire.
I progettisti dovrebbero quindi orientarsi meglio e con più facilità tra le procedure per la realizzazione dei diversi lavori.
Regioni, adeguamento entro il 30 giugno 2017
In base al decreto, le Regioni e gli Enti locali avranno tempo fino al 30 giugno 2017 per adeguarsi alle nuove disposizioni. In alcuni casi potranno apportare delle modifiche alle procedure. Da questo momento in poi si potrà valutare il vero impatto delle semplificazioni.