Tecnici competenti in acustica, in arrivo nuove norme
È iniziato alla Camera l’esame dei due decreti legislativi in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, approvati dal Consiglio dei Ministri alla fine di novembre.
Si tratta di due provvedimenti volti ad armonizzare la normativa nazionale, in attuazione della delega di cui all’articolo 19 della Legge Europea 2013 bis (Legge n. 161/2014).
Il primo dei due decreti modifica e integra il Dlgs 194/2005 relativo alla gestione del rumore ambientale, e la legge quadro sull’inquinamento acustico (Legge 447/1995) e disciplina la figura professionale di tecnico competente in materia di acustica
Il tecnico competente in acustica
Viene aggiornata la disciplina dell’attività e della formazione della figura professionale di tecnico competente in materia di acustica. In particolare vengono individuati i criteri generali per l’esercizio di tale professione, si disciplina l’elenco nominativo dei soggetti abilitati istituito presso il Ministero dell’ambiente e i requisiti necessari per la relativa iscrizione.
Viene istituto il tavolo tecnico nazionale di coordinamento presso il Ministero dell’ambiente e si adegua la Legge quadro sull’inquinamento acustico alle nuove disposizioni riguardanti l’abilitazione all’esercizio della professione introdotte dallo schema di decreto in esame.
Mappature acustiche e valutazione di impatto acustico
Il decreto introduce l’obbligo di redazione delle mappature acustiche secondo i criteri e le specifiche dettati dalla Direttiva Inspire (2007/2) e prevede, a decorrere dal 31 dicembre 2018, metodi comuni per la determinazione del rumore stabiliti dalla Direttiva 2002/49/CE.
Il provvedimento, inoltre, modifica le modalità e i termini di presentazione della relazione sullo stato acustico del Comune e prevede che la valutazione di impatto acustico di infrastrutture di trasporto (lineari, aeroportuali e marittime) deve considerare i casi di concorrenza tra le diverse infrastrutture interessate.
Prevede l’emanazione di nuovi regolamenti per le sorgenti di rumore attualmente non considerate dalla normativa e l’aggiornamento della disciplina delle emissioni sonore prodotte nello svolgimento di attività sportive. Alla definizione di ‘sorgenti sonore fisse’ vengono aggiunti gli impianti eolici.
Inquinamento acustico da macchine rumorose
Il secondo decreto ha l’obiettivo di colmare un vuoto normativo relativo alle macchine rumorose operanti all’aperto e regolamentate dalla Direttiva 2000/14/CE, importate da Paesi extracomunitari e che sono poste in commercio nella distribuzione di dettaglio, per le quali non sia stata prodotta la certificazione e la marcatura CE, e a prevenire pertanto possibili procedure di infrazione nei confronti dell’Italia.