Per contrastare la diffusione dell’epidemia da virus SARS-CoV-2, garantire la qualità dell’aria indoor risulta fondamentale nella tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori. Il rapporto fornisce una serie di raccomandazioni da seguire sia negli ambienti domestici che lavorativi per mantenere un buon livello di qualità dell’aria indoor in relazione al contenimento del rischio di contagio da COVID-19.

Frequenti ricambi d’aria in tutti gli ambienti

Tra le azioni consigliate, garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti, anche in considerazione del fatto che alcune stanze sono diventate nuove postazioni di lavoro e di studio e scarsi ricambi d’aria possono favorire l’esposizione a inquinanti e favorire la trasmissione del virus. In luoghi poco ventilati sono spesso segnalati fenomeni come mal di testa, irritazione di occhi e gola, affaticamento delle vie respiratorie, asma, allergie, problemi cardiovascolari, riduzione delle prestazioni cognitive e della produttività.

Riscaldamenti e pulizie quotidiane

Nel caso di funzionamento del riscaldamento, è bene evitare l’aria troppo secca, non dimenticando di mantenere un certo grado di umidità, utilizzando gli appositi contenitori di ceramica. Per le pulizie quotidiane, particolare attenzione deve essere rivolta alle superfici toccate più di frequente: porte, maniglie, finestre, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, cellulari, tastiere, telecomandi, stampanti. È opportuno utilizzare panni in microfibra inumiditi con acqua e sapone e/o con alcol etilico 75 per cento. In ogni caso è opportuno eseguire le pulizie utilizzando i guanti e arieggiare stanze e ambienti sia durante che dopo l’uso dei prodotti.

Inquinamento dell’aria negli ambienti di lavoro indoor

Per quanto riguarda i luoghi di lavoro, la qualità dell’aria influisce sulle prestazioni e il benessere fisico e mentale dei lavoratori. A tal fine vanno considerati i rapporti stretti tra le attività svolte dalle persone, le mansioni, i comportamenti, la corretta applicazione delle procedure organizzative e gestionali, le caratteristiche dell’edificio, la presenza e l’utilizzo di impianti tecnologici, le attività di pulizia e sanificazione, le manutenzioni. Nell’ambito dell’emergenza sanitaria in corso contribuiscono al mantenimento di una buona qualità dell’aria e al benessere dei lavoratori, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, il mantenimento della distanza di un metro fra le persone, tossire e starnutire coprendo naso e bocca usando fazzoletti o nella piega del gomito, lavare le mani con acqua e sapone o gel idroalcolico.

Pulizia delle prese e delle griglie di ventilazione con panni puliti in microfibra

È opportuno garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti. Negli edifici dotati di specifici sistemi di ventilazione che movimentano aria attraverso un motore/ventilatore, permettendo il ricambio con l’esterno, gli impianti devono mantenere attivo l’ingresso e l’estrazione dell’aria 24 ore su 24, 7 giorni su 7. In questo periodo di emergenza, per aumentare il livello di protezione, deve essere eliminata totalmente la funzione di ricircolo dell’aria per evitare l’eventuale trasporto di agenti patogeni (batteri e virus). È necessario pulire le prese e le griglie di ventilazione con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone oppure con alcol etilico 75 per cento asciugando successivamente.

Ambienti dove sono presenti distributori automatici di bevande e locali senza finestre

Deve essere garantito un buon ricambio d’aria anche nei luoghi dove sono ubicati distributori automatici di bevande, in questi contesti deve essere assicurata una pulizia sanificazione periodica e una giornaliera delle tastiere con appositi detergenti. Inoltre nei locali senza finestre (archivi, spogliatoi, bagni) dotati di ventilatori/estrattori, gli impianti vanno mantenuti in funzione per tutto il tempo di permanenza al fine di ridurre le concentrazioni nell’aria.

Accorgimenti da adottare sui mezzi pubblici

Sui mezzi pubblici gli impianti di climatizzazione devono essere mantenuti attivi per incrementare il livello di ricambio/diluizione/rimozione dell’aria e va eliminata totalmente la funzione di riciclo per evitare l’eventuale trasporto della carica microbica (batteri, virus) nell’aria. Se il tempo lo permette è bene aprire i finestrini.

Pulizie quotidiane sulle superfici utilizzate di frequente. 

Nei luoghi di lavoro le pulizie quotidiane devono riguardare le superfici toccate più spesso: porte, maniglie, finestre, vetri, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, lavandini, scrivanie, sedie, tasti, tastiere, telecomandi, stampanti. È bene utilizzare panni, diversi per ciascun tipo di oggetto/superficie, in microfibra inumiditi con acqua e sapone e/o con alcol etilico 75 per cento.

Sanificazione all’interno degli edifici. 

Nel caso in cui vi sia stata la presenza di casi sospetti di persone con COVID-19 all’interno dell’edificio, è necessario procedere alla sanificazione dell’ambiente intesa come attività che riguarda il complesso di procedure e operazioni tese a rendere salubre un determinato ambiente mediante interventi di detergenza e successiva disinfezione.
Fonte INAIL