Il 27/09/2017 è stato presentato al Senato il disegno di legge S.2918, per la “Riforma della disciplina in materia di equo compenso dei professionisti” con lo scopo dichiarato di garantire il decoro e la dignità dei professionisti e la trasparenza circa la congruità dei compensi da essi richiesti.

L’EQUO COMPENSO DEI PROFESSIONISTI – Il DDL prevede che al professionista che svolge un’attività intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione sia riconosciuto un equo compenso che assicuri la remunerazione economica dell’opera svolta, comprensiva del valore economico e di risultato dell’opera, dei costi di produzione e del valore aggiunto eventualmente arrecato al processo di produzione dell’impresa, nonché dell’utile da conseguire per il professionista.

PATTI E COMUNICAZIONI AL CONFERIMENTO DELL’INCARICO

All’atto del conferimento dell’incarico si pattuisce il compenso per le prestazioni professionali nelle forme previste dall’ordinamento.
Il professionista deve comunicare al committente:

  • il grado di complessità della prestazione;
  • gli oneri conosciuti e calcolabili;
  • i dati della propria polizza assicurativa professionale;
  • un preventivo approssimativo relativo al compenso ed adeguato all’importanza dell’opera;
  • le voci di costo complete, comprensive di spese, oneri e contributi, per ogni singola prestazione.

Ove non sia preventivamente stabilito tra le parti, il compenso deve essere determinato con riferimento ai parametri tariffari emanati dal competente Ministero vigilante.
Si prevede inoltre che il committente possa esercitare l’azione di responsabilità professionale nel caso in cui il professionista richieda un compenso palesemente sproporzionato, nonché la nullità di ogni patto che preveda compensi manifestamente sproporzionati rispetto all’opera prestata.