Entro i prossimi mesi si avvieranno le attività di progettazione e realizzazione del Grande Raccordo Anulare delle Biciclette (GRAB) di Roma.

E’stato, infatti, firmato, il 21 settembre scorso al Campidoglio, il protocollo d’intesa tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e il Sindaco di Roma Capitale, Virginia Raggi, per il GRAB, la ciclovia che completa la prima fase del sistema delle ciclovie turistiche nazionali, iniziata lo sorso 27 luglio con la sottoscrizione dei protocolli d’intesa per le ciclovie “Del Sole”, “Ven-To” e “Dell’acqua”.

Ciclovie turistiche: il GRAB di Roma

Grazie all’accordo siglato, il Campidoglio potrà subito mettersi al lavoro rispettando il cronoprogramma: entro 90 giorni sarà fatta la stima economica del progetto di fattibilità e nei successivi 180 giorni il piano verrà consegnato al Ministero.

La ciclovia prevede oltre 44 chilometri di percorso, interamente in piano, tra i siti d’interesse storico-artistico-archeologico: parte dalla Roma antica e dalla Appia Antica e arriva alle architetture contemporanee di Zaha Hadid e di Renzo Piano, alla street art del Quadraro e di Torpignattara unendo tra loro Colosseo, San Pietro, Trastevere e il centro storico, la Galleria Borghese, l’Auditorium e numerosi altri punti di interesse, attraversando parchi e inaspettati paesaggi bucolici, costeggiando i fiumi Tevere, Aniene e Almone.

Il percorso correrà per 30,5 chilometri lungo vie pedonali e ciclabili, per altri 6 chilometri su strade poco trafficate e per il resto su strade a traffico intenso, dove però il tracciato ciclabile sarà adeguatamente protetto. Una volta ricuciti tra loro questi lunghi segmenti e assicurata la ciclopedonalizzazione della passeggiata archeologica tra Colosseo e Appia Antica, la Capitale e il Paese avranno “un corridoio verde, una greenway unica e irriproducibile”.

GRAB Roma: i commenti

Subito dopo l’accordo il Ministro Delrio ha dichiarato: “Con la firma di oggi prende il via la fase di progettazione e realizzazione del grande raccordo anulare delle bici di Roma, che ha tutte le carte in regola per essere la più bella ciclovia del mondo. Il Grab non poteva mancare nella nostra idea di un sistema nazionale delle ciclovie turistiche, con l’appoggio del Governo agli enti locali, per realizzare vere e proprie infrastrutture di mobilità sostenibile, con pari dignità rispetto alle altre infrastrutture nazionali e con pianificazione e finanziamento pluriennali. Il Grab, ideato da Velolove, per le sue location monumentali e paesaggistiche avrà una forte attrattiva  per i cittadini e per i visitatori, e può essere realizzato in tempi rapidi grazie a un’opera di riqualificazione e di ricucitura dei tratti esistenti”.

“La realizzazione del Grab è un grande passo verso una mobilità più sostenibile a Roma – ha dichiarato Virginia Raggi – Non solo: sarà un’occasione per valorizzare le identità e le eccellenze del nostro territorio. Uno strumento di promozione del patrimonio storico-artistico che viaggerà su due ruote. Il Grande raccordo anulare delle bici è un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni. Una sinergia messa al servizio dei cittadini per dare loro un’infrastruttura concreta all’insegna del rispetto dell’ambiente e che punta a ricucire centro e periferie pedalata dopo pedalata. Un progetto condiviso anche con le associazioni ciclistiche e ambientali. Un progetto fatto con i cittadini, per i cittadini”.

Mobilità dolce: le strategie del Governo

Il GRAB è tra i progetti previsti dal sistema nazionale di ciclovie turistiche, inserito nella Legge di Stabilità 2016; al settore sono stati assegnati per il triennio 91 milioni di euro: 17 milioni per il 2016, 37 milioni per il 2017 e 37 milioni per il 2018.

Due i criteri utilizzati per i primi quattro percorsi prioritari individuati: “dall’alto” tenendo conto delle indicazioni della  rete ciclabile  “Eurovelo” e, in considerazione del “Piano straordinario per la mobilità turistica” di Mit, Mibact e Regioni, “dal basso” con quattro tracciati già delineati da studi di fattibilità, redatti da parte di associazioni, privati e enti, proponendo il riuso e la ricucitura di percorsi esistenti, identificabili come parti di una unica rete nazionale e con livelli di qualità comuni.

Le vie di comunicazione sostenibili dovranno essere riservate esclusivamente per viaggi non motorizzati, salvaguardando l’ambiente e il territorio circostante, con standard soddisfacenti per essere percorse da utenti di tutte le abilità.

Ricordiamo i percorsi delle altre tre ciclovie:
– la Ciclovia “Ven-To” da 680 chilometri, che collega Venezia a Torino;
– la Ciclovia “Del Sole”, da 300 chilometri che va da Verona a Firenze;
– la Ciclovia “Dell’Acqua”, da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE), lunga circa 500 chilometri.

Con la firma del Grab, tutte le 4 ciclovie sono incamminate sul percorso amministrativo. Gli atti firmati rappresentano una “road map” in cui si descrivono le azioni in capo a ogni ente, Mit, Mibact e Enti locali, tra cui, in sintesi:
– nel 2016 la sottoscrizione dei protocolli e lo stanziamento dei fondi per la progettazione;
– nel 2017 la progettazione dei tracciati, gli accordi di programma con gli enti locali interessati dai percorsi, le prime gare per la realizzazione delle ciclovie e l’apertura dei primi cantieri;
– nel 2018 la chiusura dei primi cantieri e le altre gare per la realizzazione delle ciclovie con l’apertura e la chiusura degli ultimi cantieri.